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Visualizzazione dei post da aprile, 2008

Addio Tocai.... Benvenuto "Friulano"!

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E’ con la vendemmia del 2007 che è stato inaugurato il nuovo nome: "Friulano" , (che poi corrisponde al nome dato al vitigno nel Registro nazionale delle varietà di vite). La Corte europea di giustizia del Lussemburgo ha decretato, senza possibilità di revoca (i produttori friulani si erano già appellati nella speranza che venisse bloccato l’accordo tra la Comunità europea e l'Ungheria del ’93) che dal 1 aprile 2007 non è più possibile utilizzare la denominazione "Tocai friulano" per i vini italiani ottenuti da questo vitigno simbolo della terra friulana. Inizialmente si era ipotizzato di poter utilizzare in Italia in etichetta il nome " Tocai Friulano ", ma non sarebbe controproducente anche per i produttori che si vedrebbero costretti a una doppia etichettatura con maggiori costi e incertezza sull’immagine? A titolo di esempio l’ etichetta di una delle case storiche Friulane: Mario Schiopetto, a confronto con quella dell'annata precedente - To

Sergio Mottura - Visita all'Azienda

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Sabato ore 18:30. Dopo aver attraversato l’alta Tuscia partendo dall’uscita autostradale di Attigliano, entriamo passando dalle strette e antiche mura medievali nel centro cittadino di Civitella d’Agliano (Orte) per l’appuntamento preso per visitare l’Azienda vinicola Sergio Mottura . Ed ecco subito la prima graditissima sorpresa. Ad accoglierci presso La Tana dell'Istrice c’è il Sig. Sergio Mottura, che ci accompagna di persona con la sua vecchia Polo a visitare le sue vigne. Ammiriamo lo splendido panorama della Valle del Tevere nel quale si estendono i 130 ettari della tenuta Mottura dei quali 40 vitati principalmente a Grechetto, il vino con il quale il Sig. Mottura è divenuto famoso nel Mondo (esporta il 60% della produzione). Scendiamo dall’auto e ci inoltriamo nei vigneti dove il Sig. Mottura comincia con le sue spiegazioni su come effettua le coltivazio ni biologiche delle sue uve.Nessuna descrizione è superflua: ci illustra tutti gli aspetti…gli innesti, le tipologie di c

A.A. Valle Isarco Bianco DOC - Praepositus Kerner 2006 - Abbazia di Novacella

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Vitigno: Kerner 100% Titolo Alcol.: 14% - (€13,50) Giudizio: Pregevole. Tirando le somme mi viene da attribuirgli quest’aggettivo anche tenendo in considerazione il rapporto qualità prezzo della bottiglia. Dal colore paglierino luminosissimo, quasi brillante, il Kerner è ottenuto dall’incrocio dell’uva a bacca rossa Schiava e dell’uva a bacca bianca Riesling renano . Le similitudini con il Riesling emergono subito in bocca con le percettibili note minerali, anche se prevalgono nettamente i complessi sentori di pesca, frutta tropicale, fiori bianchi, aromi di spezie ed erbe. Al palato è caldo, decisamente sapido e fresco con una prolungata persistenza che lascia una traccia minerale a richiamare le note olfattive. Perfettamente equilibrato ed armonico, può evolvere 3/4 anni. http://www.kloster-neustift.it/home_it.htm

Sicilia Igt - Don Antonio Nero d'Avola 2004 - Morgante

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Vitigni: Nero d'Avola 100% Titolo Alcol.: 14% - (14€) Giudizio: Non avevo mai bevuto prima il Nero d'Avola di Morgante . Sono partito dal loro top. Dal colore rubino, con sfumature granato, compatto e profondo. Al naso, esprime aromi fruttanti eleganti che si aprono con note di ciliegia, amarena, prugna, seguite da note floreali di viola e ciclamino per chiudersi con sentori di liquirizia, tabacco e vaniglia dovute in parte all’affinamento in legno. Uno spettro olfattivo decisamente ampio. Buona la corrispondenza con con le sensazioni gustative, si percepiscono nel finale di un vino morbido e lungo note di cacao, spezie, liquirizia e frutta matura. E’ un vino giovane, non ancora totalmente espresso ma nonostante ciò, decisamente valido. Don Antonio matura per 12 mesi in barrique a cui seguono 7-8 mesi di affinamento in bottiglia. E’ consigliato su piatti di carne rossa arrosto, brasati e stufati di carne, selvaggina, formaggi stagionati importanti. http://www.morgantevini.it/

DOCG Nobile di Montepulciano Bossona Riserva 2003 – Agricola DEI

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Uve: Prugnolo Gentile 100% Titolo Alcol.: 13° - (25€) Giudizio: Come ogni martedì, anche il 6 aprile, gli AIS Guys ( Principessa Shyraz, Er Bollicina, Zum Whol, Wine-not, Mon Cherì e il sottoscritto ) si sono riuniti per degustare alla cieca alcuni vini e fare pratica in previsione dell’esame finale… siamo al I° anno di corso, ma chi ben comincia, si sà, è a metà dell’opera… Era la serata rossi e prima del secondo all’interno della carta argentata avevamo questo 4 Grappoli AIS 2000 Vini del 2008 . E’un vino dal colore rubino, limpido, decisamente consistente. Al naso intenso con ampi profumi fruttati di ciliegie, amarene, confetture, con aromi di spezie e note balsamiche e minerali. Presenta al gusto carattere di finezza, una complessa struttura, è elegante ed equilibrato. E' giustamente tannico, ancora un po’ da affinare, ma comunque morbido e vellutato nel finale. Se si riesce a vincere l'impazienza, è ancora da chiudere IMO per un po' in cantina, perché nonostante sia g

Altre interviste con viticultori delle Langhe

E se avete altro tempo a disposizione... non lasciatevi sfuggire oltre a quello presente nel post 30' con Elio Altare , questi altri due link: - Roberto Voerzio: http://www.altissimoceto.it/2008/04/11/az-agr-roberto-voerzio-la-morra-cn/ - Vigna Rionda/Massolino: http://www.altissimoceto.it/2008/02/01/az-agr-vigna-rionda-massolino-serralunga-dalba-cn/ Complimenti a EnoCentrico per il lavoro....

30' con Elio Altare

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Questa volta non centro nulla, non è mia la degustazione, ne la recenzione, ma riporto un incredibile intervista fatta ad Elio Altare , definito da molti un “rivoluzionario” nel mondo del Barolo. Prendetevi una mezzoretta... si parla di Barolo, Guide, Consulenti, Tradizione ed Innovazione , è un fiume in piena, ed è un incredibile esperienza ascoltare le sue parole... anche se non su tutto si può esser concordi... L'intervista è stata fatta dal Sommelier EnoCentrico, alias Ivano Antonini: http://www.altissimoceto.it/2008/03/04/elio-altare-viticoltore-la-morra-cn/ Questo invece il sito di Elio Altare: http://www.elioaltare.com/entra.asp

Rosso d'annata

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Giallo d’esordio con un tema di assoluta attualità. Francesca Ventura , è un artista poliedrica (attrice di cinema, teatro e televisione, sceneggiatrice e insegnante di recitazione dalle molteplici esperienze artistiche, avendo lavorato con Arnoldo Foà e Vittorio Gassmann, con Alberto Sordi e Carlo Verdone, eppure spesso ricordata come la brutta e goffa Tisini de I ragazzi della 3 C ). Oggi vive a Viterbo e debutta come scrittrice pubblicando il libro Rosso d'annata . Recensione apparsa su thrillermagazine.it GIALLO - Sovera Edizioni - 2007 - pagine 188 - prezzo 16,00 euro - giudizio: buono di Federica Marchetti - 13 dicembre 2007 Francesca Ventura debutta come scrittrice con un libro che formalmente è un giallo. Ma che in realtà è molto di più. Le due caratteristiche che fanno, subito, del romanzo un libro perfetto sono la dignitosa corporatura (sotto le duecento pagine) e l’impianto del giallo classico. Con un linguaggio scorrevole, limpido e accattivante, la storia intreccia d

Premi dal Comitato Grani Cru d'Italia

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La rivista inglese Decanter è stata votata a Verona dal Comitato Grandi Cru d'Italia (un associazione dei migliori produttori di vino italiani) come Miglior Magazine Internazionale sul vino , battendo altri competitor mensili quali l’americano Wine Enthusiast, il francese La Revue du Vin e lo spagnolo El Mundo Vino. Decanter pubblica anche un sito web . Altri premi della manifestazione : - Migliore giornalista straniero - Steven Spurrier di Decanter - Migliore giornalista italiano - Ernesto Gentili della Guida dell’Espresso - Migliore guida italiana dell’anno - Duemilavini - Migliore giovane giornalista italiano - Eleonora Guerini del Gambero Rosso - Migliore giovane straniero dell’anno - Monica Larner di Wine Enthusiast Ironia della sorte i premi sono stati consegnati da Piero Antinori e Vittorio Frescobaldi al Vinitaly… certo in questo clima di Brunello SI, Brunello NO … con i loro nomi tirati in causa ... non proprio il massimo.

L' antica tradizione del Nebbiolo nelle Langhe: Marchesi di Barolo

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Questo il titolo della degustazione effettuata presso il Parco dei Principi di Roma il 28/2 con i Sig.ri Ernesto e Annamaria Abbona , titolari dell’azienda, affiancati da Armando Castagno e dalla sua incredibile conoscenza del mondo del nebbiolo. Verticale “a ritroso” : non sempre possibile. La discriminante è l’aggressività dei vini giovani che se eccessiva impedisce il loro assaggio per primi, in quanto rischierebbe di coprire i vini più anziani. I vini di Marchesi di Barolo sono vini delicati, complessi ma non aggressivi anche da giovani ed è quindi possibile effettuare una verticale a ritroso nel tempo. La storia dell’azienda Marchesi di Barolo : Fu fondata nel 1861 dall’ultimo Marchese di Barolo, Carlo Tancredi Falletti sposo dell’ereditiera francese Giulia Colbert di Maulevrier , discendente dal ministro francese Colbert, che portò in dote la vigna, le conoscenze della viticoltura, di come costruire una cantina interrata per migliorare la fermentazione del vino (solitamente

Stillato 2006 - Principe Pallavicini

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UVE : Malvasia del Lazio 100% detta anche Malvasia Puntinata Titolo Alcol.: 14% - ( € 14,00) Giudizio: Passito di sola e pregiata Malvasia Puntinata, limpido e di colore ambrato all’esame visivo; consistente. Dal complesso bouquet, al naso intenso e ampio di eccellente qualità. Subito avvolgono i profumi fruttati di agrumi, aromi di buccia di mandarino, scorza di arance e frutta secca in genere fra cui spiccano fichi e albicocca, con l’eccellente contorno dei tocchi iodati e minerali e di note vanigliose. Splendida corrispondenza al gusto con l’esame olfattivo. Un vino morbido e caldo la cui dolcezza è ben stemperata dall'acidità e dal retrogusto di mandorla amara. Il lungo finale rimanda alla frutta secca. Ottimo per abbinamenti con la pasticceria secca, i dolci a base di crema e ricotta. Viene vendemmiato manualmente da vitigni di 25 anni, locati nelle colline vulcaniche a Sud di Roma, a fine ottobre, dopo un primo appassimento dell’uva in pianta per circa 20 giorni. Vinificato i

Barolo 1964 - Marchesi di Barolo

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Sabato ero nella cantina di mio padre (io non ce l’ho purtroppo…) a riporre, per le mie future bevute, tre nuovi acquisti ( Grattamacco 2004, Le Pergole Torte 2004 e Montepulciano Valentini 2001 ) quando mentre mi aggiravo fra le sue bottiglie nell’area "vecchie e ormai da buttare", ho trovato un Marchesi di Barolo del '64 . Troppe bottiglie sono andate sprecate in questa parte della cantina, con tappi ammuffiti, vino evaporato o divenuto viscoso, ma questa, a differenza delle altre non presentava queste caratteristiche negative, anzi lasciava pensare potesse avere al suo interno ancora un interessantissimo Barolo vinificato quasi mezzo secolo fà. Ho chiesto il permesso ovviamente, e l'ho fatta mia. Ieri in mattinata con le dovute attenzioni, dopo averla pulita delicatamente, con altrettanta attenzione l’ho stappata e versata in un decanter e, primo segnale positivo, quasi nessun residuo si è fermato nel passino utile invece a bloccare il sughero del tappo che aveva c

IGT Bianco - Jermann - Vintage Tunina 2005

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Uve: Sauvignon Blanc, Chardonnay, Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e Picolit (Come dice Giacomo Tachis "le % sono per le ricette farmaceutiche") Titolo Alcolometrico: 13,5% - (33€) Giudizio: A Farra d'Isonzo (Gorizia) nascono i celebri vini di Jermann. Hanno tutti come unico comune denominatore la qualità. Vintage Tunina. Chi, fra gli appassionati di vino, non ha mai sentito parlare o apprezzato questo celebre bianco? Io fino ad oggi la seconda delle domande. Quindi oggi, dopo una gita a Villa Adriana , perché pur essendo di Roma – e me ne vergogno - mai prima d’ora avevo visitato un capolavoro d’arte del genere a soli 30km dalla mia città, sono stato a pranzo al ristorante Tenuta di Rocca Bruna dove ho scelto per accompagnare il pranzo l’eccezionale vino sopracitato, il Vintage Tunina 2005. E’ un blend di vitigni (Internazionali: Chardonnay e Sauvignon Blanc + le uve della regione Friuli: Ribolla Gialla, Malvasia Istriana e il Picolit) esempio di come un grande bianc

Brunello SI... Brunello ...NO, proseguono le indagini

Articolo Corriere Firentino secondo cui l'esposto che ha dato il via all'indagine sarebbe partito da un produttore di Brunello " purista ". Cinzano (Presidente del Consorzio per la tutela del Brunello di Montalcino): « Se fosse vero non so cosa passa per la testa di questo produttore » Articolo Corriere della Sera per il quale le aziende produttici coinvolte sono 13, 20 gli indagati; creato un vino diverso per avvicinarsi ai gusti Usa. Fa scalpore anche oltre oceano ovviamente la notizia: Winespectator rivela che le autorità italiane hanno bloccato la produzione 2003 dei più grandi produttori della regione. Condivisibile al 100% il contenuto dell'articolo di Asimov in The Pour dove afferma che i Brunello sono fantastici proprio perchè come p.e. per quelli di Biondi Santi ci vogliono 10 anni affinchè siano pronti, smussino i loro angoli eccessivi appena rilasciati sul mercato, ma poi non cedono di un millimetro ed una volta bevuti sono indimentiabili. Ed è una v

DOCG - Avignonesi - Vino Nobile di Montepulciano 2004

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Uve: 85% Prugnolo Gentile, 10% Canaiolo Nero, 5% Mammolo Gradazione alcolica: 13% - (16€) G iudizio: Bellissimo colore rosso granato con unghia leggermente scarica, al naso molto intenso e complesso con profumo iniziale di amarene, prugne secche e vaniglia con sentori di frutti di bosco. Se lasciato a ossigenare sviluppa piacevoli profumi speziati, di tabacco, cuoio e liquirizia. Al palato è pieno, armonico, ricco di tannini nobili, ben bilanciato e corrispondente al naso e con una discreta persistenza con ricordi di amarena e prugna. E’ un vino che matura in botti di legno per 18 mesi a cui fanno seguito ulteriori 9 mesi di affinamento in bottiglia. La sua temperatura di servizio ottimale è di 18° e gli abbinamenti ideali sono con le carni arrosto, la selvaggina, gli stufati ed i formaggi stagionati. http://www.avignonesi.it/ita-aziende.htm

Brunello SI... Brunello ...NO...

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Mentre il ministro per le Politiche Agricole Paolo De Castro , a margine dell'inaugurazione del Vinitaly, getta acqua sul fuoco sul “ caso Brunello di Montalcino ” affermando che si tratta di “ problematiche di tipo amministrativo ” in quanto legate al “rispetto del disciplinare di produzione”, l’E spresso esce in edicola con l’articolo di Emiliano Fittipaldi, Nel Brunello c'è il tranello , facendo risaltare il “tarocco” made in Italy… Dopo il passito, il chianti classico, l’olio d’oliva, ecco uno dei masterpiece della viticoltura italiana sotto accusa. Il Brunello di Montalcino . Nonostante le affermazioni di De Castro e le prime indiscrezioni che vedevano coinvolte 3 aziende per un per 17 ettari fuori norma (l’1% dei vigneti coltivati a Brunello, dall’Espresso sembra invece emergere una realtà ben più rilevante tale per cui circa il 30% del vino prodotto nel 2003 rischia di non poter fregiarsi né del marchio DOCG. E sotto la lente della finanza/NAS ci sono anche le annate

Ci mancava solo la sua vita al cinema…..

Sembra stia prendendo luce un film sulla vita di Robert Parker , sulla vita di uno dei più celebrati, ma non certo sempre apprezzato, critico mondiale del mondo del vino. Dico “non certo apprezzato” per lo meno perché i giudizi che lui e il suo staff rilasciano sulla sua rivista Wine Spectator non sono sempre condivisi e animano spesso discussioni accese. Si parla ora di un film sulla sua vita con il nome ancora temporaneo di “ il Primo Impero ”, di come un semplice ragazzo di una piccola città di provincia sia arrivato a “dominare” il mondo, o comunque a far temere al mondo del vino in attesa dei suoi giudizi, così tanto, aggiungo io, da stravolgere a volte l’operato di alcuni produttori pur di allineare il proprio prodotto al suo gusto. La parte non è ancora stata assegnata ma si fa il nome di Javier Bardem , fresco vincitore d’Oscar con il film dei fratelli Cohen , e appassionato di vini.

I 50 vini Italiani migliori di sempre per Decanter

La rivista statunitense Decanter - una fra le più rinomate a livello mondiale - uscita in edicola il 5 Marzo, ha stilato l’elenco dei 50 vini italiani più grandi di sempre . Come c’era da immaginarsi il ruolo da leone lo hanno fatto la Toscana e il Piemonte , aggiudicandosi ben la metà delle posizioni (24 su 50). La prima posizione se la è aggiudicata un vino ottenuto da una rigorosa scelta di uve nebbiolo di vecchie viti, , vinificato solo in eccezionali annate, in una parola sola eccezionale, il Monfortino Riserva Barolo 2000 di Giacomo Conterno (costo sul mercato attorno ai 280 / 300 €). A seguire sul podio il Sassicaia della Tenuta San Guido e il Brunello di Montalcino della Tenuta il Greppo. Ragazzi che podio!!! Poi in ordine sparso – vado a memoria - altri nomi dei 50 sono stati: il Barolo Monprivato di Giuseppe Mascarello, il famoso Amarone di Quintarelli, il Barolo Le Rocche del Falletto, il Brunello di Montalcino Case Basse, il Sorì San Lorenzo di Gaja, la Ribolla Giall

DOC Colli Orientali del Friuli - Livio Felluga (Italia) - Terre Alte 2006

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Uve: Sauvignon Blanc (40%), Tocai Friulano (30%), Pinot Bianco (30%) Titolo Alcolometrico: 14% (16€) Giudizio: Viene considerato fra i più prestigiosi vini bianchi italiani formato dall’assemblaggio di uve Tocai Friulano, Pinot Bianco e Sauvignon con sistema d'allevamento a Guyot. Elegante e ricco, dagli intensi profumi fruttati e floreali. All’esame visivo si presenta con un colore giallo paglierino intenso. Complesso al naso, esprime aromi intensi, ed eleganti che si aprono con note di mela, pera e pompelmo seguite da aromi fiori bianchi, biancospino, acacia integrati a note speziate e minerali. Al gusto è secco, strutturato, con un attacco fresco e comunque equilibrato dall'alcol con un ottima corrispondenza con il naso; Il finale è molto persistente, con sentori floreali, di pesca, e speziati. Abbinamento: Pesce arrosto, Paste ripiene, Pesce stufato, Zuppe di pesce e funghi, Carne bianca arrosto http://www.liviofelluga.it/azienda.html

D.O.C. bianco A.A. - Hofstätter - A.A. Gewurztraminer Kolbenhof 2006

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Uve: 100% Traminer Aromatico (Gewürztraminer) Titolo alcolometrico: 14% - (25€) Giudizio: Si può puntate con sicurezza sul Kolbenhof della cantina J. Hofstatter di Termeno (BZ), uno dei grandi crus del Gewürz traminer altoatesino. Prodotto da una vigna che è all'unanimità considerata come una delle più vocate vigne altoatesine per il suo particolare microclima, la sua esposizione ideale e l'età avanzata dei suoi ceppi. Nel bicchiere appare cristallino di particolare lucentezza, di un intenso giallo paglierino carico, quasi dorato, con riflessi verdognoli. Il bouquet degli aromi è molto variegato, principalmente fruttato con sentori di pesche ed albicocche, banana, e note tropicali di papaia, mango e frutto della passione, che dopo opportuna ossigenazione si intrecciano alle note speziate derivanti dal parziale affinamento in grandi botti di rovere. In bocca si presenta con un'eccellente corrispondenza al naso e un magnifico equilibrio. L'alcol, presente in buona q