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Visualizzazione dei post da gennaio, 2010

Soave Calvarino 2007 - Leonildo Pieropan

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Disciplinare : Bianco DOC Uvaggio: 70% Garganega, 30% Trebbiano di Soave Titolo alcol.: 13,0% Voto: Il Soave , in linea generale, è un vino che amo. Il Calvarino Soave Classico , in particolare, è un Soave che adoro. Un esempio da prendere. E’ Leonildo Pieropan che grazie alle sue capacità da un imprinting indiscutibile nel ciclo produttivo, creando un “Soave Speciale” al 70% garganega e 30% trebbiano di Soave. Dal colore giallo paglierino tendente al dorato, al naso soprattutto agrumi, pere, fiori bianchi e note d’erbe aromatiche. Molto minerale. In bocca è ben equilibrato, con una bella acidità e dalla bella struttura. Da bere subito o anche attendere qualche anno lasciandolo in cantina. Perfetto per essere abbinato a piatti tipici veneti come il prosciutto di Soave, alle caratteristiche minestre a base di verdure, alla pasta fatta in casa come le taiadele in brodo coi fegatini. E’ scontato l’eccellente abbinamento con il pesce, si abbina in maniera perfetta anche con il capretto de

TorreBarolo... ottima base per visitare le Langhe

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Se ami come me il vino, soprattutto il nebbiolo e in generale le Langhe , diventa Fan di TorreBarolo su Facebook entro la fine di questo mese, ed avrai la possibilità di partecipare all’ estrazione di un soggiorno nell’edificio residenziale Torre Barolo ( vedi Regolamento ). Di proprietà di Megan , trapiantata dagli USA in Italia da 10 anni per la passione che i vini e le vigne delle Langhe le hanno trasmesso, il residence è in una torre del diciassettesimo secolo al centro di Barolo, punto di partenza ideale per le molteplici possibilità di visite per approfondire l’argomento enologico e culturale che la zona offre.

Sperss 1999 - Gaja

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Disciplinare : Langhe Nebbiolo DOC Uvaggio: 94% Nebbiolo, 6% Barbera Titolo alcol.: 14,0% Voto: Nel 1988 Angelo Gaja acquista, in una delle migliori posizioni del comune di Serralunga, il vigneto di 12ha di nebbiolo e lo chiama Sperss in omaggio al padre che da sempre aveva desiderato di riprendere la produzione del Barolo. Sperss , tradotto dal piemontese significa nostalgia o profondo desiderio . Fermentazione e macerazione avvengono in acciaio per circa 3 settimane a cui segue la maturazione per i successivi 24 mesi, metà dei quali in barriques e metà in botti grandi tradizionali Per un importante evento ieri ho aperto il 1999 che tenevo in cantina: Dal granato molto scuro ed una grande consistenza, è ricchissimo al naso. Ottima la componente di frutta matura, di ciliegie sottospirito, di fiori rossi essiccati, e spezie dolci. Accompagnano note di goudron, cioccolato amaro, terra, mentolo, tabacco e liquirizia. In bocca è elegante, denso al gusto, rotondo e caldo. Ha tannini velluta

Centomoggia 2005 Casavecchia - Terre del Principe

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Peppe Mancini si è interessato alla produzione del vino nelle terre dell’ Alto Casertano sin dai primi anni ’80. Da allora si è dedicato alla produzione del Casavecchia il “nuovo” vitigno autoctono campano riconosciuto dal 2002 nel disciplinare della Igt Terre del Volturno . Nel 2003 dopo vicissitudini con il socio nella sua precedente azienda, fonda Terre del Principe a Castel Campagnano, con l’enorme valore aggiunto dato dal professore di enologia, di prestigio internazionale, Luigi Moio . Il vitigno Casavecchia su cui concentra la produzione (l’altro è il Pallagrello) è un vitigno nuovo “ tra virgolette ” perché la leggenda vuole che è solo all’inizio del ‘900 che, vicino ad un vecchio rudere , dal quale è derivato il suo nome, fu ritrovato un ceppo di questa varietà di vitigno. Ad oggi è prodotto nel quadrilatero territoriale a nord della provincia di Caserta, in piena e fertile Terra di Lavoro, nei comuni di Castel di Sasso, Formicola, Liberi e Pontelatone, tra la valle del f

Osso San Grato 2004 - Antoniolo

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Ho accompagnato la cena di Capodanno con l’ Osso San Grato 2004 , preso direttamente presso l'azienda Antoniolo - su mia commissione ovviamente, ndr - da un collega/amico che si trovava dalle parti di Gattinara i primi di dicembre. L'azienda fondata nel 1948 è oggi guidata da Rosanna Antoniolo accompagnata dai figli Alberto e Lorella. Ha un impostazione produttiva molto classica, ed è tra le migliori aziende produttrici del nord Piemonte. Il loro vigneto di Nebbiolo , detto Spanna localmente, è di c.ca 5ha di viti impiantate all’inizio degli anni ’60, ed è coltivato sopra un terreno sub-acido di origine vulcanica con un esposizione dei filari verso sud. Produssero l’osso San grato per la prima volta nel ’74. La bottiglia bevuta del 2004, come da foto, è la 3987 di 5292, alla luce dei 68 quintali di uva raccolti. Dal rubino scuro tendente al granato, aveva archetti nel calice che hanno ben evidenziato la sua consistenza. Al naso un incredibile intensità e profumi decisamente