Dubourdieu e Bibenda dicono boi...

In uno degli articoli di Bibenda7 il "guru" Dubourdieu e Bibenda affermano che su blog e i social network "chiunque dà il proprio giudizio, anche senza averne la minima competenza, ed il giornalista del vino ... gioca un ruolo sempre più secondario, fin quasi a scomparire, lasciando “solo” il consumatore. La salvezza? Passa per una ridefinizione dell’arte della critica che “scongiuri la dittatura di una democrazia virtuale”. A ciascuno, come sempre, il suo pensiero ..."

Il vostro qual'è?

Il mio è che le loro affermazioni sono di parte e fuori dal tempo.
Ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni, valide o meno che siano.

Anche guardando le partite tutti si sentono allenatori e criticano o esaltano il gioco della propria squadra... possono farlo o devono solo leggere la Gazzetta?

Come suggerisce Nico sul post che ho lanciato su FB, li chiamerò gli enosAurIS ... ;-)

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